giovedì 30 settembre 2010

Le parole dimenticate: il tesoretto.

Meraviglie della rete, pronta a venirci in aiuto nei vuoti di memoria che ottundono la nostra vita attuale.

Ho appena ascoltato berlusconi attribuire la crisi economica al pesante debito ereditato "dal passato", dimentico forse del fatto che il passato di questo governo è costituito da una lunga legislatura 2001-2005 a marchio berlusconi con un intermezzo 2006- 2008 a marchio Prodi.

Bene, trascurando per un momento il particolare affatto trascurabile dell'aumento spropositato di questo debito pubblico - in picchiata proprio dal 2008 - nei meandri della mia memoria ricordavo la parola "tesoretto" associata al mandato Prodi ed ecco cosa ho trovato tra gli articoli di autorevoli testate:

2/8/2007
ROMA. Si del Senato al decreto sulla destinazione dell’extragettito fiscale, il cosiddetto “tesoretto”, che diventa legge. Il risultato della votazione è stato di 161 voti a favore e 154 contro, con il centrosinistra che ha incassato il via libera al provvedimento senza il supporto dei senatori a vita.

13/4/2007 Repubblica
ROMA - "L'azione di governo ha cominciato a produrre nuove risorse", il cosiddetto "tesoretto". La "ricompensa" sarà divisa in tre parti: due andranno a favore dei lavoratori, dei pensionati o dei disoccupati.
Troppe sono le persone che non riescono ad arrivare alla fine del mese e troppe le famiglie che non riescono a costruire un futuro per i propri figli. Il restante terzo alle imprese e alle politiche per la crescita"

14/4/2007 Corriere della Sera
Prodi: tesoretto, due terzi a famiglie e anziani
Sul precariato: «Rovina la società e distrugge i giovani, presto nuove regole per impedire che il periodo di prova duri una vita»

14/4/2007 Repubblica
WASHINGTON - Da Washington, dove si trova per i lavoro del Fondo Monetario Internazionale, il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa interviene con una nota di ottimismo nel dibattito sull'opportunità di destinare il "tesoretto", cioè l'extrareddito, esclusivamente al risanamento dei conti pubblici. "L'emergenza dei conti pubblici è passata e intorno a me sento un clima di molta, maggiore fiducia", ha detto infatti Padoa-Schioppa, aggiungendo che "bisogna continuare con il risanamento, senza però usare farmaci tossici".

E questo è stato il frutto del lavoro per il 2007, primo anno su 10 in cui l'Italia non ha avuto procedure di infrazione per il deficit pubblico da parte della UE

All'inizio del 2008 le carte si intorbidiscono.

14/2/2008 corriere della sera
ROMA - Utilizzo bipartisan del «tesoretto». Solo un' ipotesi, per ora. Ma tiene campo nei pensieri di Romano Prodi. Tra i vincoli dell' ordinaria amministrazione, il premier sta infatti valutando la possibilità che l' eventuale extragettito che potrebbe emergere dalla Trimestrale di Cassa possa venire «immediatamente utilizzato» a favore dei lavoratori, evitando così di allungare la già cospicua lista degli impegni venuti meno a causa della crisi di governo provocata «dal tradimento», così lo chiama il Professore, di Mastella, Dini e centristi assortiti. Un' operazione che per andare in porto richiederebbe però il consenso del centrodestra, dati i vincoli entro i quali è costretto a muoversi il premier dimissionario.

Il 18 maggio 2008 la palla passa a Tremonti che annuncia sul Corriere della Sera:

«Saremo dentro le procedure di legge e guarderemo le offerte»
Tremonti: «Per Alitalia soluzione italiana Ora si sacrificheranno banche e petrolieri» Il ministro dell'Economia: «Non esiste un tesoretto, i conti vanno male. Non saranno i poveri a pagarne il prezzo»

ROMA - «Cerchiamo una soluzione italiana e fondamentalmente privata. Se non funziona vedremo»: così il neoministro dell'Economia Giulio Tremonti durante la registrazione del programma «In mezz'ora» di Lucia Annunziata, alla domanda se Alitalia potrebbe tornare in mano pubblica. Tremonti ha spiegato di avere avuto poco tempo ancora per «guardare le carte», ma - afferma - «una cosa è sicura: un conto è fare campagna elettorale e un conto è essere al governo. Mica aspetto che arrivi qualcosa dal cielo. Saremo dentro le procedure di legge e dentro quelle procedure guarderemo le offerte».

A dicembre del tesoretto si parla ormai come di una chimera, chiacchiere senza presentare niente in Parlamento.

27/12/2008 Corriere della sera
Osvaldo Napoli, parlamentare del Pdl e uomo forte dell'Associazione dei comuni, gongola: «Gli italiani sanno da oggi che esiste veramente un tesoretto e sanno pure che dal prossimo anno ci sarà una distribuzione fiscale più generosa. Le denunce della sinistra che accusava il governo di aver allentato la lotta all'evasione vengono clamorosamente smentite».

Ma non ho trovato traccia di articoli che - come nel 2007 - annunciano una qualche ripartizione di un qualunque tesoretto. Tutt'altro.

E veniamo ad oggi.

il 14 aprile del 2010 riporta il sole 24ore
"Ad aprile, debito pubblico record a quota 1.812,7 miliardi di euro. Si tratta del livello più alto mai raggiunto, e che continua a crescere, a differenza delle entrate tributarie che, nel primi 4 mesi del 2010, hanno toccato quota 104,794 miliardi, in flessione dell'1,86% rispetto all'analogo periodo 2009, quando "pesavano" 106,787 miliardi. Le previsioni sono contenute nel Supplemento al Bollettino Statistico, «Finanza pubblica e debito», pubblicato, stamane, da Bankitalia.

Ricordate, gente. Ricordate!

mercoledì 29 settembre 2010

RACCONTO DALL'ITALIA SOMMERSA N.1



di Antonio  Sammartino


Oggi ho accompagnato un signore di nazionalità marocchina, di circa 50 anni, per riprendere la partita IVA come muratore, l'unico modo per proseguire nel lavoro. Il soggetto con un figlio ed una moglie a carico invalida al 100% era in possesso di una precedente ditta individuale, ma che però ha dovuto chiudere perché non ce l'ha fatta a rispettare le scadenze di pagamento INPS, INAIL e quant'altro. 

Ora per continuare a lavorare dovrà sostenere le tasse della nuova partita IVA e ed anche i pagamenti contributivi della precedente. Quando stamani ero insieme a lui, rimbalzati da un ufficio pubblico ad un altro per comprendere cosa poter fare per riprendere regolarmente la propria attività lavorativa, mi è venuto in mente lo scudo fiscale e come, ancora una volta, la politica di palazzo sia lontana dalla vita e dai problemi reali. 

Abbiamo accettato che fosse autorizzato per legge lo scudo fiscale per i “buzzoni” che avevano portato i soldi nei paradisi fiscali per non pagare le tasse; soldi sporchi provenienti da traffici illeciti, che poi grazie al cosiddetto scudo sono potuti rientrare in Italia pagando un bassissima percentuale di tasse. I disgraziati dovranno pagare fino all'ultimo centesimo, senza scudi, senza alcun minima protezione e chi è molto spesso artefice del disastro economico e finanziario, (le banche, speculatori finanziari,..) saranno sempre coperti, tutelati perché si sa, per loro si privatizzano gli utili, ma si socializzano sempre e comunque le perdite.

Pertanto popolo delle partite IVA, del precariato, e del sommerso unitevi. Anzi uniamoci!

Antonio Sammartino
Nuovo Partito d'Azione della Toscana

martedì 28 settembre 2010

Nuove gabelle autostradali.


Oggi alla Camera si è discusso riguardo i pedaggi autostradali, leggo sul sito della Camera:

Il comma 4 dell’articolo 1, del decreto legge n. 125/2010, modifica il comma 1 dell’art. 15 del decreto-legge n. 78/2010, introducendo il termine del 30 aprile 2011 entro il quale il Governo deve disciplinare l’applicazione del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta di ANAS S.p.a., in relazione ai costi di investimento e di manutenzione straordinaria oltre che quelli relativi alla gestione, nonché l'elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio.

Si ricorda che con l’art. 15, commi 1-5, del citato decreto legge n. 78/2010, sono state introdotte alcune modifiche al sistema di pedaggiamento autostradale:

* ai con riferimento alle autostrade e ai raccordi autostradali gestiti direttamente da ANAS s.p.a., il pedaggiamento dal 1° luglio 2010 (commi 1, 2 e 3);
* per le autostrade in concessione, l’aumento del canone che le concessionarie corrispondono all’ANAS (commi 4 e 5).

Entrambe le misure sono finalizzate alla riduzione dei trasferimenti statali ad ANAS: la relazione tecnica stimava, infatti, maggiori entrate quantificabili in circa 315 milioni di euro annui.

In particolare, il comma 2 dell’art. 15 prevedeva, in via transitoria, dal 1° luglio 2010 al 31 dicembre 2011, una maggiorazione tariffaria forfetaria del pedaggio riscosso ai caselli delle autostrade in concessione che si interconnettono con la rete autostradale gestita da ANAS: un euro per le classi di pedaggio A e B e di due euro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 giugno 2010 è stata quindi approvata la prevista maggiorazione ed è stato fornito l’elenco delle stazioni e dei raccordi interessati dal provvedimento.

Il D.P.C.M. è stato oggetto di ricorsi al giudice amministrativo che ha accolto le domande di sospensione cautelare presentate dalle Province di Roma, Pescara e Rieti e da alcuni comuni dell'hinterland romano. Il Tar del Lazio (Prima sezione), nella seduta del 29 luglio, ha infatti riconosciuto fondato il motivo di ricorso circa la necessità che il pedaggio sia riscosso per l’effettiva percorrenza delle infrastrutture autostradali gestite da ANAS e non mediante una stima della loro utilizzazione basata sul fatto che si attraversa una stazione di esazione di autostrade in concessione che si interconnette con un’autostrada in gestione ANAS.

Dopo aver respinto, il 3 agosto 2010, l’istanza di misure cautelari provvisorie, il 1° settembre il Consiglio di Stato (Quarta sezione) ha confermato la sentenza del TAR di sospensione degli aumenti dei pedaggi, precisando peraltro che la decisione del Tar del Lazio «deve essere interpretata nel senso di riferirsi non all'intero territorio nazionale, ma solo ai singoli segmenti stradali interessanti gli ambiti spaziali degli enti territoriali ricorrenti».

Da ultimo si segnala che l’Anas ha pubblicato nella Gazzetta Ufficiale V Serie speciale – Contratti pubblici n. 106 del 13 settembre 2010 il bando di gara per la fornitura e la messa in opera di un sistema di pedaggiamento senza barriere sulle autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta. L’appalto, in particolare, è costituito dalla fornitura di un sistema di esazione dinamico senza barriere, da installare per ogni autostrada e raccordo autostradale in gestione diretta all’Anas. L’importo complessivo a base di gara ammonta a 150 milioni di euro e la durata dell’appalto è fissato in 24 mesi. La gara sarà assegnata all’offerta economicamente più vantaggiosa.

lunedì 27 settembre 2010

Uscire dall'isola

Ieri sera ho preso il modulo per la raccolta firme per chiedere ad Alemanno di dare anche al XV municipio la raccolta differenziata porta a porta ed ho affrontato il mio palazzo. I primi vicini cui ho spiegato il motivo della raccolta firme erano scettici, anche se hanno votato molto volentieri. Ma sostenevano che avrei faticato a raggiungere le dieci firme del modulo. Allora sono salita all'ultimo degli 8 piani e sono partita da li, a scendere.

Ho scoperto un mondo di persone che non vedono l'ora di fare, ma che non sanno da dove cominciare. Persone cui brillavano gli occhi perchè ho dato loro la fiducia che, magari in questa occasione non otterremo niente, ma qualcuno non molla e continua a combattere per farsi portavoce delle cose che non vanno.

Abbiamo tutti bisogno di scoprire che non viviamo in una isola fatta di noi e dei nostri familiari, ma in un mondo pieno di gente che finise per sentirsi sola e perde la voglia di combattere.

Alla fine della mia ora di scale e porte avevo raccolto 11 firme - ne avrei raccolte di più ma era finito il modulo - e un sacco di buoni propositi per rimettere a posto un pezzo alla volta il mondo che più strettamente ci circonda. Presto finirò anche il mio secondo modulo.

Un passo alla volta e si fanno anche i viaggi più lunghi!

venerdì 24 settembre 2010

Edilizia Residenziale Pubblica, un altro buco nel programma di Alemanno

Le ex case Ermellini di via Fasan non sono ancora state messe in sicurezza. Molte altre abitazioni di Edilizia Residenziale Pubblica sono in pessimo stato. Il Comitato: "Che fine a fatto il Pru per Ostia Ponente?"

[fonte: romatoday.it]

Le ex-case Ermellini, meglio conosciute come case di ricotta e ora gestite dalla Romeo, che si trovano in via Mauro Fasan ad Ostia Ponente continuano a cadere a pezzi e la giunta di centro destra ignora la situazione. A denunciare la vicenda il Comitato Labur XIII che da mesi si sta occupando della vicenda.

Il fatto. Il Comune promise di metterle in sicurezza il 28 agosto 2009 inseguito allo sgombero avvenuto due settimane prima. Dai precedenti sopralluoghi dei tecnici e dei vigili del fuoco era emerso infatti che la stabilità dell'edificio, a causa della debolezza dei pilastri portanti, era a rischio. Dopo 2 settimane dagli sgomeberi però il Comune comunicava che sarebbero bastati alcuni interventi per poter rientrare nelle abitazioni. E così è stato. Sono stati eseguiti alcuni lavori di puntellamento e dopo pochi giorni gli abitanti rientrano nelle loro case. Vizzani, presidente del XXIII Municipio assicurava però che avrebbe fatto pressione alla Larex, società allora proprietaria dell'immobile, affinché la struttura fosse messa definitivamente in sicurezza. Adesso l'immobile è gestito dalla Romeo ma lo stato in cui si trova è sempre pessimo. Nulla è stato fatto né dall'amministrazione né dalla Romeo.

Nelle zone limitrofe a via Fasan, denuncia inoltre il Comitato, ci sono altre abitazioni di Edilizia Residenziale Pubblica in pessimo stato. "Dal mese di giugno 2010 gli inquilini di queste abitazioni che si trovano in via Forni, via del Sommergibile, P.zza Gasparri e via Vincon stanno ricevendo delle lettere da Risorse per Roma in cui gli viene proposto di acquistarle. Si tratta di case che fanno parte di un elenco di 4.100 case su Roma il cui prezzo oscilla tra i 33 mila e i 77 mila euro per un taglio medio di 70mq. Ma come si fa a proporre l'acquisto di un bene in degrado, di case che vengono giù?".

Sono passate ben 3 settimane da quando in aula municipale il PD XIII, che siederebbe sui banchi dell'opposizione, annunciava una petizione popolare nel quartiere di Nuova Ostia per "aprire, in collaborazione con il Comune di Roma, uno sportello di aiuto per la casa". Il motivo? proprio le lettere di 'Risorse per Roma'.

Il comitato si chiede che fine hanno fatto il Piano di Recupero Urbano di Ostia Ponente, che prevedeva il risanamento di 44 ex-palazzine Armellini, per un totale di 28,52 milioni euro del tempo, di cui 7,13 come contributo pubblico, pari al 25% del costo documentato. In media, circa 650 mila euro a palazzina.

Dove sono finiti i soldi del PRU? Come è stata fatta la manutenzione dalla Romeo in questi anni sulle altre palazzine ? Domande a cui nessuno risponde, maggioranza e opposizione. Di fronte alle evidenti incapacità della giunta di centrodestra si affianca una opposizione che sembra proporre solo slogan da campagna pre-elettorale. 

giovedì 23 settembre 2010

Azuni denuncia: incarichi e compensi costosi e senza gare al Comune di Roma

COMUNE DI ROMA CONSIGLIO COMUNALE
Gruppo Misto

COMUNICATO STAMPA 23 settembre 2010

E’ da tempo che denuncio che la Giunta Alemanno aumenta i compensi dei dirigenti esterni di svariate migliaia di euro, continua ad assumere unità di personale senza concorso ed assegna indennità in costante aumento al personale esterno.
E’ da tempo che denuncio la pratica largamente invalsa di assumere e di continuare a farlo, , senza concorso, unità negli staff degli assessori che, senza il possesso della laurea, ricoprono ruoli nella categoria direttiva, e si vedono aumentare di mese in mese le indennità extra stipendiali, arrivando a cifre spropositate, addirittura oltre 50.000 euro di soli benefit, senza motivazione né giustificazione alcuna.
Ai romani, non avrà fatto “ piacere” venire a conoscenza che mentre loro si trovano a fare i conti con gli effetti durissimi della manovra governativa d’estate, e con gli ulteriori salassi stabiliti con la manovra di bilancio comunale, nel frattempo vengono elargiti copiosissimi emolumenti anche agli amministratori delegati di due importantissime aziende partecipate del Comune, l’Atac e l’Ama. Azinde con bilanci in rosso che però hanno continuato ad assumere e a affidare appalti costosissimi.
I costi della spesa pubblica gravano sulle spalle dei cittadini e l’esternazione del Sindaco alla stampa dell’altro giorno “ loro guadagnano molto più di me” non lo esima dal prendere pubblicamente una posizione chiara e una assunzione di responsabilità nei confronti dei cittadini onesti che sono chiamati a fare enormi sacrifici e in cambio a non ricevere un servizio adeguato da queste aziende. Allora si taglino i compensi anche ai vertici aziendali.



Gemma Azuni
Consigliere al Comune di Roma
Sinistra, Ecologia e Libertà (Gruppo Misto)
Via della Greca 5 - 00186, Roma
Tel: (+39) 3357263320
www.gemma-azuni.it

Tra il dire e il fare.

Sono appena tornata da Londra.
Non è tutto rose e fiori neanche li, certamente, questo mi dico ogni volta a giustificare il mio ritorno. Ma il mio errore è stato, stavolta, di soggiornarvi per 5 giorni, a differenza delle mie solite toccate e fuga di 2/3 giorni. In 5 giorni non puoi mentirti, i dettagli del "buon vivere sociale" ti sconfiggono ogni illusione di poter riportare in patria le buone pratiche ed apportare migliorie alla nostra amata madrepatria.

Zero cartelloni per strada. La pubblicità, discreta e mai volgare, ti stupisce in luoghi appositi, comparendo in brevi tratti sugli autobus e negli spazi che le sono stati appositamente dedicati. Mai sui muri.

Muri candidi
. Le multe per quelli che in Italia (ma solo in Italia) vengono poeticamente chiamati writers e che in Inghilterra sono invece devastatori incivili, sono salatissime. L'accertamento sicuro, grazie a telecamere occulte posizionate a dieci metri di altezza.

Il verde regna ovunque. A partire dal panorama offerto allo sguardo dei passeggeri in aereo, dove le case sono pudicamente coperte da tonalità più o meno intense di verde, niente cemento, neanche si notano le strade. E a Londra si ha la medesima impressione. Addirittura esistono palazzi in cui mattonelle di torba e piante sostituiscono intere lastre creando angoli o gallerie interamente e naturalmente verdi.



Bike sharing ovunque.
Sponsorizzato da una banca, la Barclays, le postazioni sono moltissime, spesso in prossimità di stazioni della metro, ciascuna postazione è autonoma, compri la chiavetta nei negozi e la ricarichi direttamente sul luogo, con carta di credito. 15/20 biciclette in ogni parcheggio. Tutte nuove.

... la lista non è ancora finita, ma per ora smetto.

venerdì 17 settembre 2010

Alemanno sulla breccia...


Bravo Alemanno. Il suo accordo multilaterale per dare contentini a tutte le "potenze" religose presenti sul territorio romano gli frutterà sicuramente più della porticina del Campidoglio aperta nel 2008. Nel caso dello stato Pontificio succede che il 20 settembre invece di festeggiare come di rito, la breccia di Porta Pia, si tornerà a commemorare il triste giorno in cui il papato fu ricacciato nello stato Pontificio e fu messa fine al suo potere temporale.

Ecco il relativo comunicato
Omniroma-PORTA PIA, CONSULTA PER LAICITÀ: NEGATO PERMESSO PER COMMEMORAZIONE
(OMNIROMA) Roma, 17 set - "La Consulta Romana per la Laicità delle Istituzioni quest'anno non potrà commemorare la presa di Porta Pia, il 20 Settembre. Il 6 luglio, infatti, è stata presentata alla Questura di Roma la richiesta dell'autorizzazione, peraltro dovuta secondo la Costituzione Italiana, a commemorare l'evento. Nonostante la disponibilità dei funzionari della Questura, non autorizzati per evidenti ordini superiori a dare un assenso esplicito, si è arrivati fino al giorno 14 settembre per essere informati che, dopo l'evento istituzionale alla presenza del presidente Napolitano, non era possibile nessuna commemorazione, a causa della priorità data all'evento organizzato dall'associazione politico cattolica
Militia Christi "a 140 anni dai tragici eventi che portarono le truppe del liberal-massonico Regno sabaudo ad invadere lo Stato Pontificio, allora libero, sovrano e popolare". Lo afferma, in una nota, Carlo Costelli, coordinatore della Consulta Laica Romana.
"La consulta Laica prende atto che le decisioni politiche che sottintendono questa scelta vanno nella direzione di un riconoscimento ufficiale di Militia Christi, un'associazione fondamentalista, già condannata da un tribunale per offese e falsità e condannata ad eliminare dal suo sito internet dichiarazioni e commenti - continua - La Consulta prende atto che al contrario un'associazione come la Consulta Romana, che coordina altre 22 associazioni ad indirizzo laico che hanno come scopo il rispetto e l'applicazione della Costituzione Italiana, in questo momento politico, e in particolare in una città come Roma, è vista con fastidio. Quel fastidio che piccole fiammelle di libertà hanno sempre creato, e continuano a creare nei regimi antidemocratici e fondamentalisti".

Mi domando, sinceramente, quanti anche tra i cattolici, davvero sono dispiaciuti per la divisione tra potere temporale e potere spirituale...

Roma Capitale. E' fatta.


Alemanno ha annunciato in diretta l'OK del Consiglio dei Ministri per Roma Capitale.
"il decreto legislativo su Roma Capitale è stato approvato all'unanimità e sarà pubblicato domani sulla Gazzetta ufficiale. E' un primo passo necessario e importante - ha proseguito Alemanno - per fare in modo che la nostra città abbia una governance adeguata non solo al ruolo di Capitale d'Italia ma anche per il suo valore di città internazionale".

I punti del decreto. Ecco i passaggi essenziali del decreto Legislativo su Roma capitale, approvato dal Consiglio dei ministri. Nasce 'l'assemblea capitolina', organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, "composta dal sindaco e da 48 consiglieri" (ora sono 60). Il sindaco "può essere udito nelle riunioni del consiglio dei ministri" qualora vi fossero all'ordine del giorno argomenti inerenti Roma Capitale. Per quanto riguarda i municipi ce ne potranno essere "fino a 15".

Il sindaco, il presidente dell'Assemblea capitolina e gli assessori hanno diritto di percepire un'indennità di funzione, determinata con decreto del ministro dell'Interno, di concerto con quello dell'Economia. Tale indennità è dimezzata per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l'aspettativa. Il successivo passaggio è l'approvazione del secondo decreto, quello che stabilirà compiti e funzioni. Subito dopo, entro sei mesi, l'assemblea capitolina dovrà approvare il nuovo statuto di Roma Capitale.

E mentre Marroni si esprime positivamente ...
Roma, 17 set. (Adnkronos) - "Esprimo soddisfazione per l'approvazione unanime da parte del Cdm del I° decreto attuativo su Roma Capitale. E' un passo importante con il quale si traccia un percorso condiviso sul ruolo, le funzioni e la devoluzione dei poteri di Roma Capitale". Lo afferma il capogruppo del Pd in Campidoglio Umberto Marroni.

"Si avvia con questo provvedimento, cosi' come previsto dalla legge - conclude Marroni - la costituzione dell'area metropolitana, strumento piu' efficiente per governare il territorio interessato dalla presenza della capitale d'Italia che va ben oltre il limite territoriale del comune di Roma".

... di ben diverso parere è Gianni Paris, Presidente del XV municipio, in merito alla riduzione dei municipi, da 19 a 15:

"Voglio esprimere il mio netto dissenso
sulla decisione adottata nel decreto di Roma Capitale di ridurre i municipi di Roma a 15. Sono decisamente perplesso sul metodo cui si è giunti a questa decisione e sull'efficacia di questa riforma e mi chiedo quali siano le motivazioni che giustifichino questa scelta, che sono convinto avrà riflessi negativi sulla qualità della vita dei cittadini", dice in una nota il presidente. "Sono favorevole ad un nuovo assetto della città di Roma, articolato in un governo centrale, il Campidoglio, con maggiori poteri e competenze sui servizi di carattere generale, e dai 'Comuni metropolitani' - gli attuali municipi e i comuni dell'hinterland - cui spetta la diretta gestione dei servizi locali - spiega Paris - ma ribadisco che non è assolutamente vero, invece, come da molte parti si ripete, che la riduzione dei municipi a 15 assicurerà automaticamente un contenimento delle spese, nè una maggiore razionalizzazione nella gestione della città".

Come dargli torto? Siamo sicuri che una città complessa che già oggi si fatica a contenere nell'ambito di 19 municipi possa essere adeguatamente gestita da 15 mini amministrazioni? Vedremo. Intanto partiamo dagli stipendi dei consiglieri capitolini, il resto in fondo può anche diventare un problema di chi ci sarà dopo Alemanno....

giovedì 16 settembre 2010

Debito di Roma, Cambursano oggi in Parlamento: "Come si fa"

Interessante ascoltare l'on. Cambursano (IDV) oggi in Parlamento, chiedeva conto dei soldi dati al Comune di Roma, nelle mani del suo all'epoca Commissario straordinario Gianni Alemanno, di cui sembra non esista ad oggi alcun rendiconto. Sembra infatti che il bilancio dell'attività di Commissariamento, assegnata al neo sindaco Alemanno perchè potesse indagare a fondo l'ammontare del debito del Comune di Roma ante 2008 e trovare le soluzioni per estinguerlo, ancora non sia stato presentato.

Nel frattempo la nomina di Commissario straordinario è passata da Alemanno al suo vice Domenico Oriani.

Fantastica la domanda dell'onorevole: Ma come si fa, dopo che Gianni Alemanno si è seduto intorno ad un tavolo insieme al suo vice commissario per due anni senza riuscire a cavare un ragno dal buco, a dare lo stesso incarico proprio al vice commissario che ha, per l'appunto, appena fallito come vice...

E meno male che Silvio è un imprenditore!?

mercoledì 15 settembre 2010

Per saperne di più riguardo l'accordo Gheddafi - Berlusconi

ECCO IL SI DEFINITIVO DA PARTE DEL SENATO IL 4 febbraio 2009

Trattato di amicizia tra Italia e Libia: sì definitivo
L'Aula il 3 febbraio ha definitivamente approvato il ddl 1333, contenente la "Ratifica ed esecuzione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra la Repubblica italiana e la Grande Giamahiria araba libica popolare socialista, fatto a Bengasi il 30 agosto 2008", già approvato dalla Camera dei deputati.
Il Trattato, volto al rafforzamento della pace, della sicurezza e della stabilità nell'area del Mediterraneo, impegna le parti a non ricorrere alla minaccia o all'impiego della forza, a non ingerire negli affari interni, a ricercare soluzioni pacifiche delle controversie e a rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali. L'Italia contribuirà alla realizzazione di progetti infrastrutturali, i cittadini italiani espulsi in passato potranno ottenere visti di ingresso in Libia senza limitazioni e sarà cercata una soluzione per i crediti vantati dalle aziende italiane. Il partenariato bilaterale darà impulso alle relazioni politiche, alla cooperazione scientifica, culturale, economico-industriale ed energetica e alla collaborazione nella lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata, al traffico di stupefacenti, all'immigrazione clandestina, nonché nei settori della difesa e nei rapporti parlamentari e tra enti locali. Il ddl di ratifica reca misure per l'istituzione di un'addizionale IRES a carico di determinate società e il riconoscimento di un ulteriore indennizzo ai titolari di beni, diritti e interessi sottoposti in Libia a misure limitative.

Replicando agli interventi in discussione generale, il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Mantica ha sottolineato che l'accordo chiude quasi cento anni di storia conflittuale dei rapporti italo-libici e, al di là degli aspetti anche emozionalmente rilevanti che restano parzialmente aperti, costituisce un atto di grande realismo politico, come attesta l'assenza di critiche sostanziali alla ratifica. Il Trattato pone le basi per la soluzione degli annosi problemi relativi ai visti per gli italiani nati in Libia, ai crediti vantati dalle imprese e, attaverso uno specifico articolo inserito nel ddl di ratifica, anche il problema degli indennizzi agli esuli italiani. Il Governo, infine, garantisce che non vi è contraddizione tra le previsioni del Trattato e gli impegni discendenti dall'Alleanza atlantica e considera la parte del Trattato riferita alla cooperazione per il contrasto all'immigrazione clandestina preliminare rispetto ad ulteriori accordi futuri, non potendosi immaginare che la ratifica comporti un effetto immediato ed automatico di blocco del fenomeno migratorio.

TRATTASI DI Iniziativa Governativa voluta da:
Ministro degli affari esteri Franco Frattini (Governo Berlusconi-IV)
Di concerto con:
Ministro dell'interno Roberto Maroni, Ministro della difesa Ignazio La Russa, Ministro dell'economia e finanze Giulio Tremonti, Ministro per lo sviluppo economico Claudio Scajola, Ministro delle infrastrutture e trasporti Altero Matteoli, Ministro dell'istruzione, università e ricerca Mariastella Gelmini, Ministro del lavoro, salute, politiche sociali Maurizio Sacconi, Ministro per i beni e attività culturali Sandro Bondi, Ministro senza portafoglio per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, Ministro senza portafoglio per le politiche europee Andrea Ronchi

QUI INVECE trovate i risultati delle votazioni