mercoledì 5 gennaio 2011

Gli eroi dimenticati muoiono ogni giorno

E noi non dimentichiamo


Nel silenzio assordante di questi media irregimentati, la voce di chi grida alla memoria dei nostri eroi, quegli italiani che ci hanno fatto sentire orgogliosi di esserlo, è musica per chi riesce ad ascoltarla. E a me piace pensare ad un coro sempre più grande, in grado di annichilire il vuoto cui da due decenni veniamo esposti culturalmente.


Per questo oggi con piacere voglio ricordare il giorno della nascita di Peppino Impastato, che avrebbe compiuto 63 anni se non avesse avuto il coraggio di non tacere, come riportato nel sito che ne cura la memoria:

"Viene assassinato il 9 maggio 1978, qualche giorno prima delle elezioni e qualche giorno dopo l'esposizione di una documentata mostra fotografica sulla devastazione del territorio operata da speculatori e gruppi mafiosi: il suo corpo è dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani. Le indagini sono, in un primo tempo orientate sull'ipotesi di un attentato terroristico consumato dallo stesso Impastato, o, in subordine, di un suicidio "eclatante".

 Nel maggio del 1992 il Tribunale di Palermo decide l’archiviazione del “caso Impastato”, ribadendo la matrice mafiosa del delitto ma escludendo la possibilità di individuare i colpevoli e ipotizzando la possibile responsabilità dei mafiosi di Cinisi alleati dei “corleonesi”.

 Nel giugno del 1996, in seguito alle dichiarazioni di Salvatore Palazzolo, che indica in Badalamenti il mandante dell’omicidio assieme al suo vice Vito Palazzolo, l’inchiesta viene formalmente riaperta. Nel novembre del 1997 viene emesso un ordine di cattura per Badalamenti, incriminato come mandante del delitto.

Il 5 marzo 2001 la Corte d'assise ha riconosciuto Vito Palazzolo colpevole e lo ha condannato a 30 anni di reclusione. L'11 aprile 2002 Gaetano (Tano) Badalamenti è stato condannato all'ergastolo. Badalamenti e Palazzolo sono successivamente deceduti."

Nel maggio del 2010 la casa di Badalamenti è stata affidata all'Associazione Peppino Impastato.

Questa giornata sarà commemorata anche con una diretta speciale da Radio Cento Passi, la radio nata un anno fa "dopo l’adesione con oltre diecimila firme e il sostegno di personaggi del mondo della cultura, della musica, della politica, dell’informazione e d’associazioni alla “petizione a sostegno dell’apertura di Radio 100 passi” per essere un microfono aperto alla partecipazione d’associazioni, gruppi, ma anche di singoli che vorranno proporre trasmissioni e contenuti.

Il film "I cento passi" basato sulla biografia di Peppino Impastato dovrebbe essere programmato sulle reti nazionali almeno una volta l'anno e di cui qui vi "regalo" la scena finale, una boccata di speranza nella capacità di indignarci e reagire che - auguro a tutti noi - non ci abbandoni mai.

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