mercoledì 22 dicembre 2010

Calderoli, il ministro delle bande armate.

 La Camera ha oggi respinto la mozione di sfiducia dell'Idv contro il ministro Roberto Calderoli, con 188 si', 293 no e 64 astenuti. A favore hanno votato Idv e Pd, Udc e Fli si sono astenuti, contraria la maggioranza.
Di cosa era accusato Calderoli?
La risposta è sul blog di Massimo Donadi IDV, che scrive il 20 ottobre:

Cronologia dei fatti e dei misfatti del ministro per la Semplificazione Normativa
- Il  Parlamento ha  dato delega  al  Governo per  procedere  alla  semplificazione  normativa,  ovvero, all’eliminazione di quelle leggi e norme inutili antecedenti al 1970.
- In attuazione di  questa delega,  il  Governo ha emanato diversi  decreti  legislativi,  ognuno dei  quali conteneva l’abrogazione di migliaia di norme.
- Tra questi, vi è il Testo Unico in materia di ordinamento militare che aboliva tra gli altri il dl del 14 febbraio 1948 n. 43, che puniva col carcere da 1 a 10 anni “chiunque promuove, costituisce, organizza o dirige associazioni di carattere militare, le quali perseguono, anche indirettamente, scopi politici, e si organizzano per compiere “azioni di violenza o minaccia”. 
- Il Governo, in sostanza, ha depenalizzato le bande militari e paramilitari di stampo politico.
- Scoperto e denunciato dalla stampa il  misfatto, Italia dei  Valori chiede a gran voce che il governo mantenga in vigore il  decreto legislativo che punisce le associazioni  di carattere militari  con scopi politici,  in considerazione  anche  del  caldo  clima  sociale  del  paese,  chiedendo  di  pubblicare  in Gazzetta Ufficiale una rettifica di un solo rigo, prima del 9 ottobre 2010.
- Il  Governo  fa  orecchie  da  mercante.  Italia  dei  Valori  chiede  ed  ottiene  che  il  ministro  per  la semplificazione normativa Roberto Calderoli venga a rispondere in aula della questione, presentando un’interrogazione parlamentare durante il question time"

Di fatto Calderoli con questa piccola e semplice abrogazione, ha abusato del suo ruolo di ministro per coprire 36 suoi compagni di partito, rinviati a giudizio con l’accusa di associazione di carattere militare con scopi politici.
Poichè questa norma è stata inserita in modo scorretto, all'interno del decreto legislativo, Donadi e l'IDV hanno preteso che venisse rettificato questo articolo sulla Gazzetta Ufficiale. Ma il Consiglio di Stato in una lettera inviata proprio a Donadi, ha spiegato che sebbene lui avesse ragione, il procedimento per la rettifica sulla G.U. era stato interrotto per esplicito diniego dell'ufficio legislativo del Ministero per la semplificazione, guidato da Calderoli

Ricapitolando i fatti gravi:
1. viene abrogato il reato di costituzione di bande militari e paramilitari di stampo politico
2. tale abrogazione avviene in un decreto legislativo in cui dal punto di vista logico-giuridico non poteva essere inserito
3. il Ministero di Calderoli si oppone alla rettifica sulla Gazzetta Ufficiale che avrebbe eliminato tale abrogazione, interrompendo così un processo già avviato dal Consiglio di Stato
4. Questa disposizione copre di fatto 36 compagni di partito di Calderoli, rinviati a giudizio con l’accusa di associazione di carattere militare con scopi politici, ed apre la strada alla possibilità di militare a viso scoperto per le bande armate di carattere politico.
Secondo voi questo nostro Ministro appartenente ad un partito secessionista quale la LEGA, ha ancora diritto alla fiducia del Parlamento e di tutti gli italiani?
Io dico di no, ma in aula 293 parlamentari hanno detto il contrario e 64 si sono astenuti dal giudicare. 
Chi sono?
Su Openparlamento, nome per nome. 

Nessun commento: