mercoledì 15 settembre 2010

Per saperne di più riguardo l'accordo Gheddafi - Berlusconi

ECCO IL SI DEFINITIVO DA PARTE DEL SENATO IL 4 febbraio 2009

Trattato di amicizia tra Italia e Libia: sì definitivo
L'Aula il 3 febbraio ha definitivamente approvato il ddl 1333, contenente la "Ratifica ed esecuzione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra la Repubblica italiana e la Grande Giamahiria araba libica popolare socialista, fatto a Bengasi il 30 agosto 2008", già approvato dalla Camera dei deputati.
Il Trattato, volto al rafforzamento della pace, della sicurezza e della stabilità nell'area del Mediterraneo, impegna le parti a non ricorrere alla minaccia o all'impiego della forza, a non ingerire negli affari interni, a ricercare soluzioni pacifiche delle controversie e a rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali. L'Italia contribuirà alla realizzazione di progetti infrastrutturali, i cittadini italiani espulsi in passato potranno ottenere visti di ingresso in Libia senza limitazioni e sarà cercata una soluzione per i crediti vantati dalle aziende italiane. Il partenariato bilaterale darà impulso alle relazioni politiche, alla cooperazione scientifica, culturale, economico-industriale ed energetica e alla collaborazione nella lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata, al traffico di stupefacenti, all'immigrazione clandestina, nonché nei settori della difesa e nei rapporti parlamentari e tra enti locali. Il ddl di ratifica reca misure per l'istituzione di un'addizionale IRES a carico di determinate società e il riconoscimento di un ulteriore indennizzo ai titolari di beni, diritti e interessi sottoposti in Libia a misure limitative.

Replicando agli interventi in discussione generale, il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Mantica ha sottolineato che l'accordo chiude quasi cento anni di storia conflittuale dei rapporti italo-libici e, al di là degli aspetti anche emozionalmente rilevanti che restano parzialmente aperti, costituisce un atto di grande realismo politico, come attesta l'assenza di critiche sostanziali alla ratifica. Il Trattato pone le basi per la soluzione degli annosi problemi relativi ai visti per gli italiani nati in Libia, ai crediti vantati dalle imprese e, attaverso uno specifico articolo inserito nel ddl di ratifica, anche il problema degli indennizzi agli esuli italiani. Il Governo, infine, garantisce che non vi è contraddizione tra le previsioni del Trattato e gli impegni discendenti dall'Alleanza atlantica e considera la parte del Trattato riferita alla cooperazione per il contrasto all'immigrazione clandestina preliminare rispetto ad ulteriori accordi futuri, non potendosi immaginare che la ratifica comporti un effetto immediato ed automatico di blocco del fenomeno migratorio.

TRATTASI DI Iniziativa Governativa voluta da:
Ministro degli affari esteri Franco Frattini (Governo Berlusconi-IV)
Di concerto con:
Ministro dell'interno Roberto Maroni, Ministro della difesa Ignazio La Russa, Ministro dell'economia e finanze Giulio Tremonti, Ministro per lo sviluppo economico Claudio Scajola, Ministro delle infrastrutture e trasporti Altero Matteoli, Ministro dell'istruzione, università e ricerca Mariastella Gelmini, Ministro del lavoro, salute, politiche sociali Maurizio Sacconi, Ministro per i beni e attività culturali Sandro Bondi, Ministro senza portafoglio per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, Ministro senza portafoglio per le politiche europee Andrea Ronchi

QUI INVECE trovate i risultati delle votazioni

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