martedì 5 ottobre 2010

Così non va proprio bene.

E' di questi giorni la forte polemica che coinvoge maggioranza ed opposizioni della Regione Lazio riguardo la materia delicatissima della Sanità. La Polverini annuncia un piano di "riconversione" che riguarderà 2.400 posti letto e 24 piccoli ospedali, giurando che non verranno tgliati posti letto, mentre il PD dichira guerra tramite manifesti dalle scritte nere su fondo bianco "La destra sfascia la sanità". Secondo il Centro Studi Regionali non si dovrebbe avere così timore nell'effettuare una riduzione di costi così necessaria, tale che anche il centro sinistra, se avesse vinto le elezioni, vi avrebbe dovuto fare i conti. Piuttosto sarebbe opportuno e gentile dare le adeguate spiegazioni alla popolazione in modo che i motivi della riorganizzazione fossero più chiari e condivisi.


Non voglio entrare nel merito di questa polemica, altri in altri luoghi lo faranno sicuramente meglio, voglio qui solo sottolineare una particolarità cui ci siamo da tempo abituati - essendo una pratica del governo nazionale - ma che comunque suona male. Le decisioni riguardo questa molto complicata questione sulla sanità sono state prese dalla giunta (esecutivo) senza che la relativa commissione (una delle 16 commissioni che animano la Regione Lazio con adeguati investimenti di consulenze, personale aggiuntivo e benefici vari) si sia riunita o si sia pronunciata inmerito. Per lo meno così appare leggendo sul sito ufficiale il dettaglio dei lavori. L'agenda della commissione, infatti, verrà decisa solo il prossimo 7 ottobre, nella seduta numero DUE.

La commissione è formata dai consiglieri: Rocco Pascucci (Mpa), Roberto Buonasorte (La Destra), Francesco Battistoni (Pdl), Giuseppe Melpignano (Lista Polverini), Raffaele D'Ambrosio (Udc), Stefano Galetto (Pdl), Enzo Foschi (Pd), Francesco Dalia (Pd), Giuseppe Celli (Lista civica cittadini/e), Rocco Berardo (Lista Bonino-Pannella) sotto la presidenza di Alessandra Mandarelli, della Lista Polverini, vicepresidente di maggioranza  Lidia Nobili, mentre per l'opposizione è stata designata Giulia Rodano (Idv).

La presidente alla sua elezione il 20 luglio scorso, dichiarava "Sono onorata di ricoprire questo incarico la mia massima attenzione sarà relativa agli sprechi del sistema e alle azioni virtuose per ottimizzare le risorse a disposizione del sistema sanitario regionale. I miei precedenti impegni in ambito sociale saranno sicuramente utili a elaborare contributi appropriati al nuovo piano socio-sanitario, e per questo lavorerò in sinergia con la commissione Lavoro e Politiche sociali".

A questo punto il mio prossimo passo sarà vedere quanto ha lavorato e lavora la commissione Lavoro e Politiche sociali.

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