giovedì 15 gennaio 2009

Il programma Due Diligence - parte 4

di Roberto Falcone

Riteniamo infine necessario approfondire i concetti di efficienza, efficacia e utilità nelle voci della spesa pubblica.

Una struttura della pubblica amministrazione può essere definita tanto più efficiente quanto più elevati sono i risultati della sua azione e quanto più limitate sono le risorse impiegate per ottenerli. Perciò l’efficienza si misura con il rapporto fra output ( qualità e quantità ) dei risultati e input di risorse. Attingiamo dalla pubblica istruzione un esempio che ci permetta di chiarire la distinzione. Si può confrontare l’efficienza di due università attraverso il rapporto fra numero di laureati sfornati per ogni anno accademico ed il costo annuale della struttura universitaria. Quella che ha il rapporto più alto può essere definita più efficiente. Però naturalmente il confronto è falsato se la preparazione professionale dei laureati nei due istituti non è la stessa.


Le spese inefficienti sono frutto di cattiva gestione
e in quanto tali possono essere eliminate o ridotte da una buona gestione, anche se questa richiede l’esistenza di maggioranze e governi forti sia centrali che locali. Il loro danno consiste nel basso livello di prestazioni della macchina amministrativa e del suo eccessivo rapporto costi/risultati ai vari livelli centrale, periferico e del parastato.

Efficace è invece ogni misura che raggiunga lo scopo per il quale è stata intrapresa. Una spesa inefficace è quella che persegue uno scopo non raggiungibile con le misure previste: esempio i 5 milioni che intende spendere il ministro della gioventù per ridurre la frustrazione dei giovani

Infine utile è ogni misura che, se realizzata, contribuisca a dare alla collettività quei beni e sevizi, inclusi quelli che servono a regolamentare e controllare i mercati, che non possono, per loro natura, essere scambiati nel libero mercato fra imprese e famiglie. Un esempio di spesa inutile sarebbe invece quello della costituzione una nuova università in una città nella quale esista già una università con un numero insufficiente di allievi, in quanto destinata ad offrire un servizio di cui c’è già un eccesso di produzione rispetto alle esigenze della cittadinanza.

Le misure inefficaci, cioè quelle che non sono atte a raggiungere lo scopo alle quali sono destinate, e quelli inutili, cioè quelle destinate ad uno scopo con non costituisca un’inequivocabile vantaggio per la collettività, sia che siano perseguite efficientemente che inefficientemente, costituiscono comunque una spreco per i contribuenti e servono solo gli interessi dei politici e/o degli amministratori che hanno il potere di gestire le risorse in esse impiegate.

Le spese e le strutture inutili e quelle inefficaci che, come una metastasi, invadono le istituzioni, si autoalimentano attraverso rivoli (comunità montane, feste paesane, sagre etc), torrenti e fiumi (ospedali, aeroporti, università in soprannumero rispetto quanto necessario e economicamente gestibile). Occorre dunque porre rimedio all’allocazione di risorse su strutture, investimenti e spese correnti improduttive perché inutili o inefficaci.

Alcune delle attività che potranno far parte della due diligence che ci si propone sono:
1. individuare spese inutili ed inefficaci attraverso l’analisi costi/benefici dei singoli investimenti e strutture.
2. Valutare costi/benefici delle altre e esprimere valutazioni di merito sull’efficienza nell’attuazione degli investimenti e nella conduzione delle strutture.
3. Individuare omissioni di investimenti e di servizi da parte dell’amministrazione, inaccettabili per la cittadinanza
4. Proporre riallocazioni e/o risparmi di risorse risultanti dalle analisi condotte.

Seguendo questa impostazione, si tratta cioè di cominciare con l’analizzare i vari programmi adottati o proposti per la città di Roma e le sue circoscrizioni, classificando le spese previste secondo le categorie di spese necessarie, utili/inutili, efficaci/inefficaci. Controllare poi che esistano le condizioni affinché ciascuna possa essere destinata a investimenti e strutture efficienti.

Poichè questo lavoro di analisi è immane, è necessario che vi siano gruppi di volontari che si dedichino ciascuno ad uno specifico capitolo della spesa o specifica circoscrizione.

Altrettanto importante è dedicarsi al lavoro di volgarizzazione dei risultati delle analisi, affinché gli stessi possano essere compresi dai non addetti ai lavori.

Essenziale infine lo strumento di divulgazione e di mobilitazione della opinione pubblica sulle proposte risultanti.

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