giovedì 8 gennaio 2009

Dalle delibere popolari alle delibere comunali

Volendo dare un segnale di estrema trasparenza al suo elettorato, il nuovo sindaco di Roma Gianni Alemanno ha dato disposizioni perchè un'intera sezione del portale istituzionale, www.comune.roma.it, venissero resi disponibili alcuni atti.
La sezione ha il nome di "Strumenti per la partecipazione diretta popolare", e ad oggi vi sono state inserite 11 proposte di delibera di iniziativa popolare avanzate dai cittadini dal 2001 e ancora sospese.

1) Riqualificazione dell'area "B" adiacente l'auditorium di Roma

2) Procedure di acquisizione dell'ex manicomio di S..Maria della Pietà e attivazione di un iter partecipato per la progettazione del futuro utilizzo del complesso

3) Stesura di un piano regolatore che disciplini gli impianti di radio diffusione, telefonia mobile ed elettrodotti sul territorio comunale

4) Revoca della delibera del C.C. n. 318 del 13 dicembre 2005 concernente il programma di trasformazione urbanistica Tor Tre Teste

5) Avvio di un processo di partecipazione dei cittadini romani al fine di progettare un sistema sostenibile di mobilità incentrato sull'utilizzo del tram o di altro mezzo a trazione elettrica

6) Programma di recupero urbano Laurentino e l'inserimento del Fosso della Cecchignola nella componente primaria della rete ecologica e destinazione dell'intera area a Parco Pubblico

7) Estensione del diritto di voto attivo e passivo alle elezioni comunali ai cittadini stranieri non comunitari e apolidi

8) Estensione del diritto di voto attivo e passivo alle elezioni municipali ai cittadini stranieri non comunitari e apolidi

9) Stabilizzazione del precariato, la valorizzazione del personale di ruolo e per la reinternalizzazione dei servizi

10) Riperimetrazione del municipio XIII contestualmente alla costituzione di un nuovo municipio

11) Proposta di delibera di iniziativa popolare per creare "l'anagrafe pubblica degli eletti"

Sarà interessante per me, seguire l'iter di queste delibere anche per capire se e come realmente c'è la possibilità di fare proposte migliorative, magari in vista di un bene collettivo che superi il particolarismo delle categorie e dei quartieri, che oggi ancora detta legge anche a livello nazionale (si legga "La finanziaria siamo noi" per ulteriori approfondimenti su questo tema)

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