venerdì 21 gennaio 2011

Evviva Bravomalento.

Non volevo scrivere niente, riguardo l'attualità hard che vede uno dei massimi rappresentanti del nostro Stato al centro dello scandalo che ha svelato un vero e proprio "sistema Italia" fatto di orge e prostitute.
Ma ho letto il seguente commento da parte di un lettore di del sito del quotidiano Libero, riportato in un bell'articolo de L'Unità,  e non posso proprio evitare di riportarlo, per la sintesi e l'acutezza dei suoi contenuti.
Pioggia di critiche anche sul sito di Libero, dove ad esempio all'articolo dal titolo “Caccia grossa al premier: online tutti i verbali” molti lettori rispondono per le rime. Un esempio per tutti? 
Chi si firma “Bravomalento” scrive: 


«Non credevo sinceramente di replicare. 
Davanti a un Presidente del Consiglio che ha trasformato l'Italia nella sua latrina, tutto farei tranne cercare precedenti negativi sul giudice che sta conducendo le indagini non sulla vita privata di B. ma sulla concussione provata che costui ha esercitato per liberare una minorenne affidata a una prostituta dopo il suo intervento (spacciandola per la nipote di Mubarak, neanche nei fumetti si vedono cose simili!). 
Ecco perché penso che lei non meriti replica. 


Si comporta come B. che alla domanda sui rapporti con il Presidente Napolitano, risponde che della faccenda è competente la procura di Monza e non Milano. Ma Silvio! La domanda era un po' più da statista! Ma lui parla così perché sa che la latrina Italia ormai non ributta fuori nulla. Tiene tutto dentro e lo facogita. Aiutata in questo dalle sue televisioni, che fanno passare i papponi per vittime e i giudici per mignotte. 


Lei piuttosto che suggerirmi link di processi andati male della Bocassini, doveva dirmi se accetta che a guidare questo paese, ultimo in Europa per tutto ormai, ci sia un anziano malato che si addormenta al fianco di altri capi stranieri. Non perché ha lavorato molto, ma perché ha fatto le cinque con ragazzine che hanno 50 anni meno di lui! 50 anni, si segni la cifra! 


E poi basta anche con la storiella che paga lui perché è ricco, quindi non bisogna rompere. No , lui non è così fesso, paghiamo anche noi! Vuol sapere come? Tanto per cominciare paghiamo lo stipendio alla signorina Minetti, il cui lavoro consiste nel procurar ragazze e amministrare il giro di spese che il bordello richiede. Non mi si venga a dire che la Minetti lavora per il Consiglio Regionale! Quella la paghiamo noi! E poi ci sono i regali al Vaticano per aiutarlo a contestualizzare tutto, dalle bestemmie alle orge con le minorenni. 


Ultimo, l'azzeramento dell'Ici contenuto nella legge sul federalismo che si vuole approvare, del valore di 700 milioni di euro. Ecco cosa ci costa, altro che paga lui. Diciamo che lui ci mette 2000 euro e noi 700 milioni. Niente male come ripartizione dei costi eh? Le ragazze ospitate negli appartamenti pagati da B. sono state sfrattate perché recavano danni al decoro dello stabile. Ancora una volta, come con il Duce, abbiamo la prova che anche un amministratore di condominio saprebbe condurre meglio questo ridicolo Paese. 


E ora mi lasci perdere con i suoi link sui calzini azzurri dei giudici!».

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