giovedì 23 dicembre 2010

MAL COMUNE... medio termine.


Forse non dirò una cosa nuova, ma mi sono voluta togliere lo sfizio di tornare ai risultati elettorali a distanza di 2 anni e mezzo.


Hanno votato 37.874.569 aventi diritto, su 47.041.814.
Di questi, 1.417.315 hanno annullato il proprio voto, il 3,7% di voti quindi è andato al macero.
A questi aggiungiamo 9.167,245 (=19,49) astenuti ed avremo che 10.584.560 (=22,5%) cittadini aventi diritto al voto non hanno rappresentanza in Parlamento.

Di fatto quindi la decisione di quale esecutivo dare al nostro Paese, visto che l’attuale legge elettorale propone di votare direttamente per l’esecutivo di governo, è stata presa da 36.457.254 elettori, ovvero il 77,5% degli aventi diritto.

La vittoria è andata a tre partiti:

IL POPOLO DELLA LIBERTA' 13.629.464 voti, 37,38%, n° 272 seggi
LEGA NORD 3.024.543 voti, 8,3% n°60 seggi
MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD 410.499 voti, 1,13%, n°8 seggi
TOTALE COALIZIONE 17.064.506 voti,  46,81%, n°340 seggi

I voti del PDL sono 13 milioni e mezzo, ovvero il 29% sul totale degli elettori, i quali hanno deciso l’esecutivo di governo per il 100% degli italiani potendo quindi contare, insieme al premio di maggioranza,  su 272 seggi in parlamento su 617 ovvero il 44% dei parlamentari.

Alcune riflessioni.
Una delle cose che mi sento più spesso ripetere dai miei amici, qualcuno anche del PD, a difesa di questa legge porcata, è che “per la governabilità” è necessario che le alleanze si facciano prima delle elezioni, così il programma è condiviso e la cosa dovrebbe garantire il bene del Paese. Peccato che niente fa pensare che una coalizione di maggioranza con un programma condiviso riesca a portare a termine necessariamente la legislatura. Oggi siamo al secondo caso su due.

Altro mito da sfatare di questa legge elettorale è “la sovranità popolare intoccabile” (altrimenti detto “è la democrazia, baby!” come ad intendere che se il popolo in maggioranza ha deciso un governo, deve essere rispettata la sua decisione) infatti oltre al fatto che il popolo non decide un solo nome all’interno delle liste bloccate, e che il premio di maggioranza assegna una buona dose di seggi a persone che non hanno alcun titolo proveniente da voti ricevuti, assistiamo in questi giorni ad imbarazzanti prospettive di allargamento della maggioranza con ripescaggio presso partiti che di fatto non erano in maggioranza, al termine della tornata elettorale.

E qui il terzo mito: questa legge va bene perché “evita i ribaltoni”! Quindi un governo fatto da PDL, Lega, Movimento per l’autonomia, nel momento in cui vagheggia di “allargare la maggioranza” all’UDC, che con 2.050.229 di voti rappresenta il 5,62% dell’elettorato attivo, non avremmo un ribaltone! Non è un rimpasto di governo, no? E’ il governo voluto dal popolo!? Secondo la logica anti ribaltone si dovrebbe dare ragione alla Lega, proprietaria e firmataria della legge elettorale porcata, e tornare alle urne, (ma io non credo che sarebbe un bene per il Paese, oggi).

Alla fine di queste rapide valutazioni io registro che:
  1. il 9,63% degli elettori non è rappresentato pur avendo espresso il proprio voto, in quanto i rispettivi partiti non hanno superato la soglia di sbarramento.
  2. Un altro 22,5% degli elettori potenziali non è rappresentato in quanto, come probabilmente evidenziato dall’astensionismo crescente, ha perso ogni fiducia sull’utilità del proprio voto.
  3. Vale a dire che il 32,13% degli elettori non è rappresentato in Parlamento
  4. La governabilità non è garantita dalle alleanze fatte prima, come non lo era dalle alleanze fatte dopo, ma in fondo il Parlamento dovrebbe essere costituito da persone sagge, oneste, di specchiata moralità, prive di interessi personali ma anzi totalmente rivolti al bene reale del Paese e questo renderebbe reale la norma per cui i Parlamentari agiscono senza vincolo di mandato. Conciliare questa visione con i vincoli di una alleanza, pre o post elettorale, mi è particolarmente difficile. Ricordiamo, peraltro, che spetta al Parlamento tutto legiferare per il bene di ogni cittadino, non quindi al Governo cui compete il potere esecutivo.
  5. La sovranità popolare è totalmente annullata dalle scelte che fanno i capi delle segreterie di partito, e giochi di forza dei diversi partiti fanno si che paradossalmente ci si potrebbe trovare a dover accettare decisioni prese dai capi di un partito che non è il proprio.
  6. Passate le elezioni, tutto viene magicamente concesso, perfino quei ribaltoni che avevano offerto la scusa del mantenimento di questa vergognosa legge elettorale che da 5 anni la fa da padrona.

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