mercoledì 17 novembre 2010

Taxi time. Tanto per sapere

Scrive Maria Gemma Azuni di Sinistra, Ecologia e Libertà (Gruppo Misto), sul suo blog
"Il Consiglio Comunale continua ad essere paralizzato dalla questione taxi, tanto cara al Sindaco da farlo scendere direttamente in campo e da  far sì che l’Assemblea capitolina, invece di occuparsi delle numerose e più gravi incombenze, sia di continuo aggiornata per definire l’annosa questione dell’aumento delle tariffe, su cui peraltro neanche tutta la categoria dei tassisti è concorde. 
 Prendiamo atto che una intera categoria puo’ bloccare la vita politica di una città, visto che anche oggi l’Assemblea è aggiornata sul medesimo tema, grazie alla mancanza del numero legale, strategica, decisa dalla maggioranza nella seduta di ieri.
Chiedo al Sindaco un sussulto di dignità istituzionale, di non incaponirsi nel combattere una battaglia così cara per la pelle dei consumatori per accontentare una lobby evidentemente potentissima, e di consentire all’Assemblea di potersi occupare delle più urgenti questioni che interessano la città.
 Al Sindaco ricordo che se la questione è di giustizia sociale, come egli afferma rammentando che le tariffe taxi sono ferme al 2006, di prendere a cuore anche la questione buoni pasto dei dipendenti capitolini, fermi alla ridicola cifra di poco più di 5 euro da un numero ben più numeroso di anni."

E mentre Umberto Marroni (PD) dichiara "La forzatura di oggi sulla delibera dei taxi da parte della Giunta Alemanno e' una forzatura sulla citta', una cambiale pagata dalla destra a caro prezzo per i romani. La delibera in discussione in queste ore presenta tra l'altro un vizio di forma rendendo del tutto illegitima la nomina della Commissione effettuata dall'assessore Marchi qualche settimana fa perche' nel dispositivo infatti si demanda alla giunta la nomina della commissione solo quindi una volta approvata in assemblea capitolina la delibera stessa''. 
Secondo Athos De Luca (PD) a far precipitare la situazione  sarebbe stato il grande raduno pre elettorale per le regionali, svoltosi al parcheggio del Pincio, dove il sindaco e la Polverini promisero ai tassisti l'aumento delle tariffe e la guerra ai loro concorrenti degli Ncc.

Antonello Aurigemma (PDL) insieme ad altri 7 consiglieri PDL, esprime invece forti perplessità su una misura impopolare come la «stangata» taxi, che prevede - lo ricordiamo -  aumenti delle tariffe più contenuti (non superiori al 10%) rispetto a quanto richiesto dai tassisti, in cambio di sgravi e incentivi di vario genere  a cominciare dalla possibilità di fare rifornimento di carburante nei depositi Atac a prezzi scontati.


"Si apre una settimana decisiva per le tariffe dei taxi. Aumenti medi del 28% con picchi del 40% per i tragitti brevi, saranno una stangata per cittadini e turisti. A Roma ci sono 7523 taxi, cioe' 2,8 vetture ogni 1000 abitanti, a New York ce ne sono 5,6 ogni mille abitanti, cioe' esattamente il doppio. 
 Da considerare che la metropoli americana ha una rete metropolitana di 368 km mentre Roma ne ha 36, cioe' un decimo, ottima occasione, quindi, per integrare il servizio pubblico di linea con quello dei taxi, cosi' da aumentare il servizio di trasporto per cittadini e turisti. 
Invece, il sindaco Gianni Alemanno paga il pegno delle promesse elettorali ai tassisti fregandosene dei romani e degli stranieri. Il taxi si configurera', cosi', sempre piu' come un mezzo di lusso e non come integrazione al trasporto pubblico, il che non fara' aumentare il numero delle corse. Proprio non entra nella testa di Alemanno che piu' taxi a buon mercato migliorano la vita dei cittadini e fanno entrare piu' soldi nelle tasche dei tassisti."

LA VOCE DELLA CATEGORIA:

Alla base di tutto va menzionato Loreno Bittarelli, già Presidente della Cooperativa Radiotaxi 3570
della Capitale, e da febbraio di quest'anno confermato Presidente della URI la struttura sindacale che, nata nel 2005, associa oggi 35 strutture Radiotaxi, che contano complessivamente oltre 10.000 tassisti associati nelle principali città italiane come: Bari, Bologna, Brescia, Bologna Bolzano, Cagliari, Catania, Ferrara, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Parma, Pisa, Perugia, Prato, Roma, Torino e Trieste.

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