venerdì 17 settembre 2010

Roma Capitale. E' fatta.


Alemanno ha annunciato in diretta l'OK del Consiglio dei Ministri per Roma Capitale.
"il decreto legislativo su Roma Capitale è stato approvato all'unanimità e sarà pubblicato domani sulla Gazzetta ufficiale. E' un primo passo necessario e importante - ha proseguito Alemanno - per fare in modo che la nostra città abbia una governance adeguata non solo al ruolo di Capitale d'Italia ma anche per il suo valore di città internazionale".

I punti del decreto. Ecco i passaggi essenziali del decreto Legislativo su Roma capitale, approvato dal Consiglio dei ministri. Nasce 'l'assemblea capitolina', organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, "composta dal sindaco e da 48 consiglieri" (ora sono 60). Il sindaco "può essere udito nelle riunioni del consiglio dei ministri" qualora vi fossero all'ordine del giorno argomenti inerenti Roma Capitale. Per quanto riguarda i municipi ce ne potranno essere "fino a 15".

Il sindaco, il presidente dell'Assemblea capitolina e gli assessori hanno diritto di percepire un'indennità di funzione, determinata con decreto del ministro dell'Interno, di concerto con quello dell'Economia. Tale indennità è dimezzata per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l'aspettativa. Il successivo passaggio è l'approvazione del secondo decreto, quello che stabilirà compiti e funzioni. Subito dopo, entro sei mesi, l'assemblea capitolina dovrà approvare il nuovo statuto di Roma Capitale.

E mentre Marroni si esprime positivamente ...
Roma, 17 set. (Adnkronos) - "Esprimo soddisfazione per l'approvazione unanime da parte del Cdm del I° decreto attuativo su Roma Capitale. E' un passo importante con il quale si traccia un percorso condiviso sul ruolo, le funzioni e la devoluzione dei poteri di Roma Capitale". Lo afferma il capogruppo del Pd in Campidoglio Umberto Marroni.

"Si avvia con questo provvedimento, cosi' come previsto dalla legge - conclude Marroni - la costituzione dell'area metropolitana, strumento piu' efficiente per governare il territorio interessato dalla presenza della capitale d'Italia che va ben oltre il limite territoriale del comune di Roma".

... di ben diverso parere è Gianni Paris, Presidente del XV municipio, in merito alla riduzione dei municipi, da 19 a 15:

"Voglio esprimere il mio netto dissenso
sulla decisione adottata nel decreto di Roma Capitale di ridurre i municipi di Roma a 15. Sono decisamente perplesso sul metodo cui si è giunti a questa decisione e sull'efficacia di questa riforma e mi chiedo quali siano le motivazioni che giustifichino questa scelta, che sono convinto avrà riflessi negativi sulla qualità della vita dei cittadini", dice in una nota il presidente. "Sono favorevole ad un nuovo assetto della città di Roma, articolato in un governo centrale, il Campidoglio, con maggiori poteri e competenze sui servizi di carattere generale, e dai 'Comuni metropolitani' - gli attuali municipi e i comuni dell'hinterland - cui spetta la diretta gestione dei servizi locali - spiega Paris - ma ribadisco che non è assolutamente vero, invece, come da molte parti si ripete, che la riduzione dei municipi a 15 assicurerà automaticamente un contenimento delle spese, nè una maggiore razionalizzazione nella gestione della città".

Come dargli torto? Siamo sicuri che una città complessa che già oggi si fatica a contenere nell'ambito di 19 municipi possa essere adeguatamente gestita da 15 mini amministrazioni? Vedremo. Intanto partiamo dagli stipendi dei consiglieri capitolini, il resto in fondo può anche diventare un problema di chi ci sarà dopo Alemanno....

2 commenti:

Andrea ha detto...

Aspettiamo il decreto che trasferisca le competenze. Temo che sia la solita trovata pubblicitaria.

irene del prato ha detto...

E noi siam qui per questo. Io odio la pubblicità... ^_^