venerdì 22 febbraio 2008

Ancora sull'astensionismo

Non potevo evitare di informarmi.
A parte che se fate una semplice ricerca per "astensionismo attivo" su google scoprirete che è oggetto di ampie discussioni in praticamente tutti i tipi di forum e blog, attualmente, da quelli più sociali e politici a quelli sportivi...

Comunque cercando di non rimanere nella superficialità che mi contradistingue come italiana, provando ad andare un po' a fondo, nel tentativo di dare a me e a chi tengo una giusta indicazione in caso di dubbi su chi votare, [come dire, in mancanza di meglio non ci tappiamo il naso, evitare si può] ecco cosa ho trovato:

Intanto il link al Testo unico delle leggi elettorali, ovvero cosa dispone la legge.
Art. 4
1. Il voto è un dovere civico e un diritto di tutti i cittadini, il cui libero esercizio deve essere garantito e promosso dalla Repubblica.

questo non vuol dire che si "deve votare chi c'è " ma che bisogna occuparsi della questione voto per esprimere un diritto per cui tanti si sono battuti in ogni epoca e tempo.

Scorrendo tra articoli e commi si giunge infine al
TITOLO VII
Disposizioni penali
Art. 94

in particolare:
5. Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.

e questo tutela l'esercizio del diritto di protesta: non mi sento rappresentato da chi si è presentato, voglio che venga posto a verbale che io, pur volendo esercitare un mio diritto, non sono stato messo in condizioni di farlo dai candidati proposti.
Nei fatti come dovrei procedere:
1) andare a votare, presentarmi con il documento di riconoscimento e la tessera elettorale e farmi vidimare la scheda
2)esercitare il diritto di rifiutare la scheda (dopo vidimata), dicendo: “rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato!”
3)pretendere che venga verbalizzato il rifiuto della scheda
4)esercitare il proprio diritto di aggiugere, in calce al verbale, un commento che giustifichi il rifiuto (ad esempio, ma ognuno decida il suo motivo: “nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta”)(d.p.r. 30 marzo 1957, n. 361 - art. 104, già citato)
così facendo non avrò espresso la mia preferenza, ma risulterò all'interno della percentuale di votanti e potrò evitare che il mio voto nullo o scheda bianca possa andare a vantaggio della maggioranza che risulterà comunque vincente dalla votazione

Ed ora la pulce nell'orecchio che mi è stata messa da una amica: in questo modo si esce dall'anonimato delle proprie scelte di voto, di fatto è una presa di posizione. E per di più si può essere facilmente "schedati" a futura memoria, visto che la decisione deve essere messa a verbale.

Sinceramente dopo quanto ho potuto vedere in un video amatoriale comparso oggi sul blog di Grillo comincio ad avere davvero paura, ma essere schedata per il mio prendere posizione contro questa politica mi sembra il male minore.

Buona serata, popolo.

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