mercoledì 17 dicembre 2008

Napoli: arrestati due assessori. Coinvolti parlamentari

Napoli: arrestati due assessori. Coinvolti parlamentari
NAPOLI (Reuters) - Gli uomini della Direzione investigativa antimafia (Dia) e i carabinieri di Caserta hanno eseguito stamattina 13 ordinanze di custodia cautelare, delle quali 12 ai domiciliari e una in carcere, nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla procura di Napoli sulla gestione degli appalti comunali, arrestando, fra gli altri, quattro fra assessori ed ex assessori della giunta partenopea.
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Lo hanno riferito fonti investigative, precisando che l'unica persona condotta in carcere è l'imprenditore Alfredo Romeo, al centro dell'indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia guidata da Franco Roberti sulla delibera "Global Service" approvata dal Comune, dopo settimane di continue indiscrezioni che avevano spinto esponenti dello stesso Pd a chiedere al sindaco Rosa Russo Iervolino, l'azzeramento della giunta.

Il sindaco non ha per ora rilasciato commenti.

Le ipotesi d'accusa sono, a vario titolo e per i diversi indagati, associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta, alla corruzione e all'abuso d'ufficio.

L'indagine, dicono le fonti, coinvolge anche due parlamentari in carica, per i quali non è stata però richiesta alcuna misura cautelare. Si tratta di Italo Bocchino, vicepresidente vicario del gruppo Pdl alla Camera, e Renzo Lusetti, deputato del Pd.

Non è stato possibile al momento raggiungere i due parlamentari per un commento.

Fra gli arrestati, oltre all'imprenditore e ai quattro fra assessori ed ex assessori comunali, anche un ex provveditore alle Opere pubbliche della provincia di Napoli, Mario Mautone, attualmente con un incarico ministeriale alle Opere Pubbliche, e un colonnello della Gdf, ex appartenenente alla Dia.

I due assessori in carica arrestati sono Felice Laudadio e Ferdinando di Mezza, rispettivamente all'Edilizia e al Patrimonio, mentre i due ex componenti della giunta sono Enrico Cardillo, già assessore al Bilancio dimessosi a fine novembre e Giuseppe Gambale, ex assessore alle Scuole.

La procura, hanno detto ancora le fonti, aveva richiesto una misura anche nei confronti dell'ex assessore comunale alla Protezione Civile Giorgio Nugnes, arrestato il 6 ottobre insieme ad altre 36 persone nell'ambito dell'inchiesta sui disordini a Pianura contro la riapertura della discarica e suicidatosi a casa sua il 29 novembre scorso.

Dopo la notizia degli arresti, un gruppo di cittadini, che hanno detto di essersi riuniti grazie al sito web Facebook, hanno protestato sotto la sede del Municipio, con cartelli con su scritto "la legge è uguale per tutti" e "basta a questa politica di livello basso-lino".

Tra i manifestanti anche Raffaele Bruno del movimento sociale, che gridava con un megafono "Iervolino dimettiti! Il tuo tempo è scaduto".

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