Recentemente è uscito un articolo di Dagospia, che suppone illecite manovre della candidata a Sindaco Serentta Monti, per la lista "Amici di Beppe Grillo", riguardo una singolare vicenda di licenziamenti e mancate assunzioni riguardante lavoratori che avevano prestato servizio per la All Clean ed erano stati successivamente assunti in un'altra azienda comunale che si occupa di beni culturali, la Zetema. Tra quei lavoratori, ad uno era stato negato il posto di lavoro. Si tratta di un certo Danilo Zicchi, che in una lettera al quotidiano rifondarolo Liberazione del dicembre 2006 attacca perché "i vertici aziendali di Zetema hanno visto nel fatto che ho dei procedimenti penali in corso una condanna sicura". [qui l'articolo]
Risponde l'interessata:
"Che dire, è tutto "quasi" vero!
Prima di tutto non ho mai negato di riconoscermi culturalmente in molti dei principi della sinistra ma è altrettanto vero che ho sempre sbandierato ai quattro venti di non riconoscermi in nessuna delle sinistre attuali.
E' vero, sto nell'USI/AIT. È scritto anche nel mio curriculum online pubblicato sul Meetup. E' altrettanto vero che proprio perché sto in un sindacato come l'USI/AIT ho potuto fare determinate battaglie in difesa del posto di lavoro e della sicurezza sul lavoro.
Mi dispiace che il dr. D'Agostino abbia perso nel corso delle sue indagini alcuni dettagli importanti.
I lavoratori di cui parla, relativamente alla All Clean erano tutti restauratori (non solo il dr. Zicchi) provenienti dal progetto Polis LSU/LPU che ora voi conoscete. Tale Progetto, all'epoca, è stato chiuso con un Protocollo di Intesa tra Comune di Roma e proprio quel sindacato "di ultrasinistra" che è l'USI/AIT: furono previsti per la All Clean srl (capitale sociale di 20 milioni di lire) la bellezza di 1.900.000 milioni di lire annui - per 5 anni- al fine di assumere 15 lavoratori e realizzare il servizio di rimozione delle scritte vandaliche dalle superfici tutelate dalla Sovrintendenza Comunale.
Ed è stato proprio grazie all'USI/AIT che la sottoscritta ha potuto rilevare e denunciare grazie alla posizione di RSA/RLS ?rappresentante sindacale aziendale/rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (tra le altre mancanze, la All Clean non fece le elezioni per RSU il rappresentante sindacale unitario -mi spiace parlare "sindacalese", ma non c'è traduzione) - la grave situazione lavorativa in cui si era venuta a trovare con altri 14 colleghi.
Il Ministero del Lavoro effettuò dal 2003 in poi numerose verifiche, concretizzatesi poi in sanzioni che la All Clean puntualmente pagò, ma che erano la dimostrazione delle "disattenzioni" dell'azienda sulle tematiche sindacali/umane/sicurezza sul lavoro.
Io stessa, grazie alla politica aziendale dissennata, priva di procedure da applicare, mi sono ritrovata con la sindrome del tunnel carpale bilaterale, riconosciuta dopo la mia denuncia all'INAIL.
E questo è solo l'inizio. Dopo 5 anni di denunce a tutti i livelli (INAIL, Ministero del Lavoro, ASL, Procura, Tribunale del Lavoro), il Comune di Roma decise di ritirare la propria partecipazione dalla Società All Clean. Questo determinò la reazione della società stessa che licenziò in tronco (guarda caso) i 15 restauratori.
Nel frattempo, il Comune di Roma aveva votato diversi documenti riguardo tale vicenda. Il più importante prevedeva lo spostamento - a conclusione del quinquennio per cui il Comune aveva stanziato i fondi- dei 15 restauratori, peraltro impegnati come operai specializzati presso la società Zetema (a controllo diretto del Comune stesso).
Ci fu uno stand-by, durante il quale, inspiegabilmente, arrivarono degli aut aut da parte di un'altra società del Gruppo AMA:la Sanama offriva ai 15 dei posti nella propria società da accettare entro Natale, altrimenti?Altrimenti che? A noi lavoratori non erano ancora arrivate le lettere di licenziamento!avevamo un posto "fisso"! Cosa stava succedendo? Mai capito. So solo che intervenne l'allora assessore alle politiche del lavoro On. Carrazza. La vicenda venne congelata, ma con il nuovo anno la All Clean ci licenziò. Sei mesi di disoccupazione totale. Ho impiegato sei mesi insieme ai miei colleghi, occupando assessorati e gruppi capitolini, per vedere applicato l'indirizzo del Consiglio Comunale di Roma che prevedeva l'assunzione dei 15 restauratori ex All clean presso la società Zètema.
Considero una mia sconfitta morale non essere riuscita a far applicare la legge per tutelare il posto del dr. Zicchi, tirato in ballo da Dagospia. Come sindacalista "d'assalto" ho sempre difeso chi era in difficoltà.
Il dr. Zicchi si è visto negare il dovuto posto di lavoro, perché aveva dei procedimenti penali in corso, ai quali non è seguita alcuna condanna.
Sicuramente la società in questione ha ritenuto opportuno tutelarsi, visto che, effettivamente, le accuse al dr. Zicchi riguardavano beni culturali, ciò non toglie che fino a colpevolezza dimostrata, esiste la presunzione di innocenza.
A tutt'oggi il dr. Zicchi non occupa il suo posto di lavoro. Mentre al dr. D'agostino forse mancano le ultime trame della sua tela così diligentemente intessuta. Il dr. Zicchi dal 2 Novembre 2007 non ha più pendenze a suo carico.
Chiunque abbia voglia e tempo da dedicare all'approfondimento di questa faccenda, sappia che può avvalersi di tonnellate di documenti..ne ho quanti ne volete! Fra di essi anche il resoconto di uno degli Ispettori del Ministero del Lavoro che evidenzia persino l'assenza di intervento, nella All Clean, dei sindacati Confederali a supporto delle battaglie che la sottoscritta stava promuovendo in difesa dei lavoratori "tutti". Per essere chiari: mi sono attivata anche per lavoratori non iscritti alla mia sigla, perché si parlava di salute e sicurezza."
... sembrerebbe il solito tiro al fango a casaccio....
2 commenti:
Spero che la risposta di Serenetta, oltre che mettere in guardia i lettori del blog sulla contro-informazione di Dagospia (di solito non s'intervista la controparte per una replica prima di pubblicare???) avvicini ancora di più i cittadini romani alla nostra lista civica ed alle nostre future battaglie in Comune ed in tutti i Municipi.
Guarda.. ciò che di solito si fa per etica di informazione ormai è talmente disatteso che chi esce fresco fresco dagli studi universitari si ritrova a fare il giornalista come se non avesse studiato niente. Ogni cosa è rovesciata.
Sotto elezioni i colpi sono tutti tesi a dare superficiali messaggi agli elettori. A nessuno importa sapere cosa è vero e cosa è solo verosimile.
Posta un commento