mercoledì 29 settembre 2010

RACCONTO DALL'ITALIA SOMMERSA N.1



di Antonio  Sammartino


Oggi ho accompagnato un signore di nazionalità marocchina, di circa 50 anni, per riprendere la partita IVA come muratore, l'unico modo per proseguire nel lavoro. Il soggetto con un figlio ed una moglie a carico invalida al 100% era in possesso di una precedente ditta individuale, ma che però ha dovuto chiudere perché non ce l'ha fatta a rispettare le scadenze di pagamento INPS, INAIL e quant'altro. 

Ora per continuare a lavorare dovrà sostenere le tasse della nuova partita IVA e ed anche i pagamenti contributivi della precedente. Quando stamani ero insieme a lui, rimbalzati da un ufficio pubblico ad un altro per comprendere cosa poter fare per riprendere regolarmente la propria attività lavorativa, mi è venuto in mente lo scudo fiscale e come, ancora una volta, la politica di palazzo sia lontana dalla vita e dai problemi reali. 

Abbiamo accettato che fosse autorizzato per legge lo scudo fiscale per i “buzzoni” che avevano portato i soldi nei paradisi fiscali per non pagare le tasse; soldi sporchi provenienti da traffici illeciti, che poi grazie al cosiddetto scudo sono potuti rientrare in Italia pagando un bassissima percentuale di tasse. I disgraziati dovranno pagare fino all'ultimo centesimo, senza scudi, senza alcun minima protezione e chi è molto spesso artefice del disastro economico e finanziario, (le banche, speculatori finanziari,..) saranno sempre coperti, tutelati perché si sa, per loro si privatizzano gli utili, ma si socializzano sempre e comunque le perdite.

Pertanto popolo delle partite IVA, del precariato, e del sommerso unitevi. Anzi uniamoci!

Antonio Sammartino
Nuovo Partito d'Azione della Toscana

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