Siamo tutti aquilani, quando crollano beni artistici (Pompei ad esempio) che non potranno essere recuperati, quando esondano fiumi che già da anni dovevano essere messi in sicurezza, quando colate di fango fanno scempio di interi paesi costruiti nell'incoscienza dei pericolo di dissesti idrogeologici.
Non è un caso o una "sfortuna" l'accadere di tutte queste tragedie; non è colpa dei cambiamenti climatici; non è colpa della crisi economica. Le responsabilità siano chiare: la colpa è di chi da anni amministra la cosa pubblica, e in questi ultimi due anni in particolare lo fa senza alcun riguardo per l'ambiente (cui sono stati sottratti milioni e milioni di risorse economiche). La colpa è di chi seduto negli uffici accetta di chiudere uno o tutti edue gli occhi e consente a costruttori senza scrupoli di costruire - per esempio - palazzine di 6 piani proprio in zone a più alto rischio sismico.

Ed è questo che fa "'l'esecutivo" di governo. O abbiamo dimenticato che la nostra costituzione prevede tre poteri distinti : Esecutivo nelle mani del Governo, Legislativo nelle mani di tutto il Parlamento e Giudiziario nelle mani della Magistratura? L'esecutivo che deve governare decide quali sono le priorità per il bene del Paese. Ed oggi, in cui crolla il nostro mondo, la priorità non è la nostra sicurezza. Non è costruire argini ai nostri fiumi, non è provvedere con scogliere ai danni delle mareggiate, ma soprattutto non è gestire l'enorme patrimonio di bellezza naturale che è l'Italia con criteri di urbanizzazione accettabili e sostenibili. Ne prendiamo atto.
Ieri la pioggia non ha fermato le carriole, perchè ditero le carriole c'è stata tutta la nazione. Ed io ero li, con orgoglio.
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