sabato 10 ottobre 2009

Un anno di Alemanno/ 4 il parto del bilancio

Inizia il 2009 e, il 24 gennaio, Zingaretti, nel presentare il bilancio, annuncia "Ora creiamo la città metropolitana"
Con 28 voti favorevoli, 10 contrari e un astenuto il consiglio provinciale approva il bilancio 2009: 148,62 milioni di euro di investimenti e 479,84 milioni per le spese correnti. «E adesso via alla fase costituente della città metropolitana di Roma», dice il presidente della Provincia Nicola Zingaretti al termine della seduta in aula. L' approvazione in Senato della norma su Roma Capitale ha dato nuova linfa alla sua idea di città metropolitana, che Zingaretti vuole realizzare attivandosi su due fronti: gli incontri con il sindaco Alemanno, a cui già ieri mattina ha chiesto un incontro, e il confronto con i sindaci dei 120 comuni della Provincia, che cominceranno lunedì prossimo.

Di li a poco, visto che Regioni, Provincie e Comuni non possono prescindere dalle manovre del Governo, il giro di vite imposto appunto dai ministri del governo Berlusconi, fanno sobbalzare i Sindaci.
Scrive Repubblica il 31 gennaio "Anche i Comuni, dopo le Regioni, scendono in campo contro il ministro dell' Economia Giulio Tremonti. Il presidente dell' Anci, e sindaco di Firenze, Leonardo Domenici ha definito ieri, in una lettera inviata al titolare del Tesoro, «una provocazione grave e intollerabile» la circolare che impone ai Comuni un robusto giro di vite sui propri bilanci. Sostanzialmente il provvedimento impedisce ai Municipi di contabilizzare come entrate i proventi delle vendite di immobili (si tratta complessivamente di 1,5 miliardi), di conseguenza i saldi di bilancio, in assenza di questa voce, sono destinati a deteriorarsi e aumentare fino a sforare in molti casi le soglie del patto di stabilità interna. Il risultato è che saranno bloccati gli investimenti: sanzione che tocca ai Comuni con i bilanci in dissesto.

Ma torniamo a Roma. Il 2 febbraio inizia un lungo e travagliato iter per la discussione e l'approvazione del documento di programmazione finanziaria 2009/2011.
"Lotta all' evasione fiscale e tariffaria anche attraverso il conferimento di poteri di accertamento e contestazione al personale di Roma Entrate, appositamente formato, che lavorerà a stretto gomito con la guardia di finanza; riforma del sistema che governa il trasporto pubblico locale tramite l' accorpamento di Trambus e Metro sotto il gestore Atac, e contestuale creazione di un' Agenzia della mobilità e di una società patrimonio; modifiche e integrazioni al regolamento in materia di affissioni e pubblicità che prevedano, accanto alle sanzioni amministrative, il sequestro e l' abbattimento degli impianti a carico degli operatori abusivi.

Obbiettivo del documento di previsione triennale: riportare in equilibrio strutturale la finanza comunale senza alzare tasse e tariffe, né abbassare l' impegno di spesa destinato al sociale e alla scuola. Condizione necessaria, quello di limitare l' indebitamento e cancellare gli squilibri tra entrate e uscite, per avviare un serio e credibile piano di sviluppo.

In sostanza - si legge tra le righe della relazione tecnica che accompagna il Bilancio - senza quelle politiche di revisione della spesa, riduzione dei costi e razionalizzazione della macchina capitolina promesse da Alemanno, anche le ingenti risorse stanziate dal governo e il piano di rientro elaborato dalla gestione commissariale potrebbero risultare insufficienti per risanare le casse del Comune e rilanciarne l' azione amministrativa.
Un monito che però, almeno a giudicare dall' esame di alcune voci, resta largamente disatteso.

Diverse infatti le contraddizioni. Partiamo dalla più macroscopica.

1. Tante volte, sin dalla campagna elettorale, il sindaco Alemanno ha tuonato contro le società controllate e partecipate, ben 81, che il centrosinistra avrebbe moltiplicato e il centrodestra prontamente dimezzato.dell' attesissima cura dimagrante, nel documento di previsione triennale, non c' è traccia. Tant' è che è prevista la copertura per tutto il personale e i contratti di servizio attualmente in essere.

2. la spesa corrente, pari a oltre 3,5 miliardi, anziché diminuire cresce complessivamente di 314 milioni. E se quella per il personale resta pressoché invariata (a circa 1,2 miliardi) aumenta invece di 3,78 milioni quella per beni e servizi.

3. Scendono, al contrario, le entrate tributarie: dagli 1,3 miliardi del consuntivo 2007 (l' ultimo della gestione Veltroni) agli 895 milioni stimati nel 2009, in prevalenza frutto dell' abolizione dell' Ici sulla prima casa, solo parzialmente reintegrata dal governo. In compenso, però, il potenziamento della lotta all' evasione fiscale e tariffaria, anche attraverso una più stretta collaborazione con l' Agenzia delle Entrate e con l' Agenzia del Territorio, farà recuperare nell' anno in corso circa 44 milioni.

4. Anche sul fronte delle entrate extratributarie (proventi dei servizi pubblici e dei beni comunali, interessi su anticipazioni e prestiti, utili netti di aziende speciale e proventi diversi) non va meglio: nel 2009 è stimato un decremento di 107 milioni. Tuttavia l' aver imputato i debiti pregressi alla gestione commissariale, insieme all' esenzione dal Patto di stabilità interno, consentirà al Comune di Roma di spingere sull' acceleratore degli investimenti: ammonta a 3,4 miliardi il piano di interventi previsti da qui al 2011, compresi i 622 milioni già impegnati nel 2008, buona parte dei quali finalizzati alla costruzione delle metropolitane B (nuovi tratti e prolungamento)"

A parte le altre varie considerazioni, ma 3,4 miliardi, saranno mica una parte dei famosi 6,9 miliardi gridati come buco di bilancio qualchemese prima? In caso affermativo sarebbe una bella svista, considerare come buco di bilancio delle risorse ancora non utilizzate - seppure previste come investimenti necessari.

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