Era l’11 giugno 2008, pochi mesi dopo l’elezione di Alemanno a Sindaco, quando il neosindaco annunciava che «Le attuali difficoltà dei municipi derivano unicamente dal fatto che la giunta Veltroni aveva previsto nel bilancio 2008 le spese per i servizi sociali soltanto fino alla fine del mese di giugno, lasciando totalmente scoperta dai finanziamenti la seconda parte dell' anno». Al contempo gridava “al buco! al buco!” riguardo la condizione delle casse capitoline lasciate dalla precedente amministrazione.
A questo rispondeva Sandro Medici, presidente di Cinecittà «Il blocco delle spese ordinato dalla Ragioneria è un vero e proprio furto con destrezza, un borseggio ai danni dei cittadini. Io sono inorridito, indignato da questo modo di fare politica sui problemi, le disgrazie, i bisogni delle persone. Ci saranno pure difficoltà di bilancio, però è mai possibile che 'sto Comune è andato avanti 15 anni incrementando anno dopo anno i servizi sociali e ora improvvisamente siamo alla catastrofe? Ma chi ci crede? Io no.” e ancora, Alemanno “dice solo una parte di verità, quella che gli fa più comodo. Era infatti prevista una manovra di assestamento che, come ogni anno a luglio, avrebbe completato il finanziamento di alcuni progetti. Nel X municipio, lo sportello unico dei servizi sociali e l' assistenza alloggiativa che eroga un assegno di 500 euro a 380 famiglie incapienti per pagare l' affitto. Ma tutto il resto no. I soldi per i soggiorni estivi degli anziani, per i centri estivi dei bambini, per l' assistenza ai malati psichici erano già stanziati, ma la Ragioneria ha bloccato pure quelli». e ancora “Nel passaggio tra la giunta Veltroni e la giunta Alemanno il X municipio ha "perso" più di 3 milioni di euro che dovevano servire per la manutenzione di strade e scuole, per la ristrutturazione di piazza dei Consoli, per le attività culturali. Se ce li ridanno inizieremo a ragionare, altrimenti rovesceremo i tavoli e scenderemo in piazza con tutti gli anziani, i disabili, le famiglie che non riusciremo più ad assistere”.
Il 9 luglio di quell’anno, il sindaco prometteva «Entro il 30 settembre - dice il sindaco Gianni Alemanno - presenteremo un piano di ristrutturazione che porti al risparmio di 500 milioni l' anno, operando principalmente sulla Holding comune di Roma… chiederemo al sindacato un aiuto sul fronte della mobilità: ci occorre la possibilità di spostare personale dalle aziende della holding a luoghi in cui serve di più»
«Abbiamo un totale di 495 milioni di maggiori richieste di spesa corrente - spiega il sindaco - a cui vanno aggiunti gli investimenti, con cui purtroppo il deficit '08 sale a un miliardo». è il famoso deficit sventolato il mese scorso come «buco di bilancio» e considerato niente più che un miraggio dall' opposizione. «è la solita somma di mele con pere, già abbiamo dimostrato che non è reale», replica l' ex assessore Marco Causi. «L' effettivo fabbisogno del Comune per la spesa corrente è di 360 milioni. Poi c' è la necessità di completare il finanziamento delle grandi opere, e il Pd ha presentato un emendamento proprio per dire che a Roma non serve il commissariamento ma un piano di risorse aggiuntive per servizi e investimenti». Tant' è, ieri Alemanno il presunto maxi deficit lo ha declinato voce per voce: «Il bilancio di previsione non era in grado di coprire la spesa per tutto l' anno. Abbiamo una richiesta di 85,5 milioni per mantenere il livello dei servizi erogati nel ' 07, di cui 16,1 milioni sono per il sociale. In più mancano 28,1 milioni in "implementazioni di spesa" (cioè nuove spese), 360,5 milioni in debiti fuori bilancio, 16,2 milioni in contributi e 4,8 milioni in spese di funzionamento». Nel dettaglio spiccano i 2,2 milioni di maggiori spese proprio nel gabinetto politico del sindaco. L' arcano è svelato a stretto giro: «è la spesa sociale per l' ufficio rifugiati politici gestito su delega del ministero, prima veniva contabilizzato fuori del gabinetto del sindaco» e infine la promessa: «Difenderemo i servizi pubblici essenziali e i 171 milioni di spesa», promette il sindaco. E dal prossimo anno si cambia passo: «Garantiremo la transizione senza mettere le mani in tasca alla gente. E dal 2009, coi conti in ordine, per lo sviluppo pescheremo nella "banca progetti" della Commissione dei saggi che stiamo varando»
Non ho ancora rintracciato nulla riguardo il fatidico 30 settembre, ma il 16 dicembre Repubblica esordisce con la frase “Il risanamento può attendere. I 500 milioni di contributo annuale per Roma capitale appena stanziati dal governo andranno a finanziare il piano di rientro dal debito comunale solo a partire dal 2009. Quelli previsti per il 2008 saranno invece utilizzati per il maxi-assestamento di bilancio varato ieri mattina in giunta: una manovra monstre da 677 milioni, 358 di parte corrente (30 dei quali destinati al contratto di servizio dell' Ama «per arrivare allo spazzamento quotidiano delle strade senza aumentare la Tari») e 319 di investimenti, 188 dei quali per i trasporti e 13,7 per interventi sulle fogne, senza dimenticare gli 800mila euro per le pistole dei vigili urbani. Il giorno prima Gemma Azuni (gruppo Misto) e Gilberto Casciani (Idv) hanno abbandonato la riunione dei capigruppo gridando «all' inciucio» fra Pd e maggioranza: «Si sono chiusi in una stanza con l' assessore Castiglione per mettersi d' accordo e ci hanno esclusi dai loro piani. A noi questi traffici sotto banco non interessano e quindi ce ne andiamo». Offeso il capogruppo democratico Umberto Marroni replicherà: «Se ne accorgeranno nei prossimi giorni, la nostra opposizione sarà durissima». E infine le cifre:
dei 319 milioni di investimenti:
- 188 saranno impiegati per i trasporti (dalla manutenzione straordinaria di Atac alla prosecuzione della metro B1),
- 8,8 per la cultura,
- 5,4 per i piani di zona,
- 17 per la viabilità straordinaria (tra cui la manutenzione, compresa la pulizia delle caditoie),
- 13,7 per gli interventi fognari,
- 21 per la dotazione informatica del comune,
- 5,2 per le periferie, 6 per i parcheggi di scambio,
- 20,4 per la ricostituzione del parco auto e macchinari del servizio giardini.
- 8 milioni infine, ha precisato Alemanno, andranno a finanziare il "piano nomadi" che sarà presentato in prefettura l' 8 gennaio e prevede la ristrutturazione di alcuni campi autorizzati, il trasferimento di altri, la rimozione di quelli abusivi.
Quanto ai 358 milioni di spesa corrente:
- 35,5 saranno destinati all' ambiente: 30 serviranno per ampliare il contratto di servizio dell' Ama e i restanti 5,5 per il decoro urbano.
- A questi si aggiungono 1,7 milioni per il commercio,
- 15 per la cultura (tra cui i contributi per la Fondazione Musica per Roma, Festa del cinema, Palaexpo, Macro e manutenzione straordinaria del teatro dell' Opera «altrimenti avremmo dovuto chiuderlo»),
- 67,5 milioni per i lavori pubblici (decoro urbano, manutenzione scuole e mercati),
- 20 per i municipi,
- altri 27 per i trasporti.
Una manovra che andrà a coprire anche i 61 milioni iscritti fra le entrate nell' ultimo bilancio di previsione ma mai incassati: 10 dei quali derivanti dalle multe che «a Roma sono state sempre sopravvalutate». E che tuttavia nel 2008 ha fruttato 263 milioni.
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