lunedì 10 settembre 2007

V-Day after: commenti a caldo

10 settembre 2007

Appunti per il programma elettorale di Rosy Bindi:

"Dimissioni di chiunque abbia avuto problemi con la giustizia e quindi massima trasparenza per le liste elettorali del futuro. Interruzione immediata dell'indicizzazione delle nostre indennità. Solo noi e i magistrati abbiamo questo privilegio. Separazione netta tra indennità personale e rimborsi spese. Uno stipendio di 5000 euro va bene, i rimborsi vanno affidati ad una agenzia indipendente che valuti le finalità della spesa, verifichi se risponde ad un'attività politica o meno. Stesso discorso per la gratuità dei mezzi pubblici: vale per l'attività politica e non per i viaggi privati. Bisogna anche limitare i mandati e prevedere le primarie per tutti gli incarichi politici".
Rosy Bindi on line


12 settembre 2007

Il sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica.it: largo appoggio ai princìpi generali adesione all'elezione diretta dei parlamentari. Ma il comico non deve scendere in politica
Bravo Grillo, ma non scenda in politica "Abolire i partiti? Non esageriamo"
di ALESSANDRA VITALI
ROMA - Sulle proposte generali il consenso è alto, molto alto in alcuni casi, come l'elezione diretta dei parlamentari da parte dei cittadini, o il fatto che nessun cittadino italiano possa candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva o in primo o secondo grado. Ma quando si tratta di essere o meno d'accordo sull'abolizione dei partiti, le cose cambiano. E' questo uno degli aspetti che emergono dal sondaggio sul V-Day di Beppe Grillo, realizzato dalla Ipr Marketing per conto di Repubblica.it, un'indagine condotta su un campione di 1000 cittadini disaggregati per sesso, età e area di residenza, che prende in considerazione anche le intenzioni di voto e quindi l'area politica di riferimento degli intervistati.

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